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La soglia
terza parte
Sorridi,
con soddisfazione,
come se avessi realizzato un sogno.
E non ti sembra vero.
Tutti ti guardano,
alcuni addirittura ti fotografano,
i tuoi amici al di la’ della strada
riprendono la scena con la telecamera
che il tuo amico ha lasciato loro.
Tu ti gusti avidamente quei pochi istanti
passeggiando lentamente tra gli espositori
di riviste, cartoline e vari oggetti.
Il tuo amico esce dal negozio,
ti si avvicina da dietro
e ti prende per i fianchi.
Il tocco delle sue mani
sul tuo corpo gia’ eccitato al massimo
ha lo stesso effetto
di una fortissima scossa elettrica!
Senti una goccia di bava dalla fica
cadere dritta dritta su una caviglia
e scendere lentamente sul tallone.
Stringi i denti e trattieni a fatica il respiro
nel vano tentativo di contenere l’orgasmo.
Ma e’ troppo forte ed impetuoso!
Ti volti verso il tuo amico
sgusciando tra le sue mani
e lo abbracci gemendo di piacere,
un piacere che pervade il tuo corpo nudo
dalla testa ai piedi.
E sospiri ancora, senza fermarti,
spremendo l’orgasmo fino in fondo,
fino all’ultimo gemito,
stringendoti al tuo amico
che quasi ti sorregge.
Lui aspetta pazientemente
che tu finisca di assaporare quell’istante,
poi ti sorride
e con lo sguardo ti ringrazia di esistere.
Tu lo ricambi con un bacio breve ma passionale,
senza risparmiare un solo centimetro di lingua.
Prendi fiato
e dopo qualche istante,
tornate verso la strada
ma senza attraversare.
Mentre gli altri tornano verso la spiaggia
ripercorrendo il lungomare,
tu con lui passeggi tranquillamente nuda
sul lato opposto della strada,
quello dove vi sono negozi, bar, ecc.
Metri e metri di piacere,
godendo sfacciatamente
nel mettere in mostra il tuo corpo nudo
passo dopo passo,
tra tutta quella gente
che continua a guardarti allibita.
Giunti all’altezza della spiaggia,
riattraversate la strada
e raggiungete il resto del gruppo.
I ragazzi non hanno parole,
le ragazze ti chiedono se sei pazza...
Rispondi di si.
Rispondi che ti e’ piaciuto cosi’ tanto
che di sicuro lo rifarai...
o ne farai di peggio.
Provare per credere!
E con queste frasi,
lasci senza parole anche loro.
Appena riguadagnata la spiaggia,
ancora in prossimita’ della strada,
ti tuffi in mare con il tuo amico;
giusto il tempo di approfittare
per una bella sciacquata.
Tornando su’,
il luccicare del sole sulle gocce d’acqua
che per effetto del fresco
inturgidiscono la tua pelle,
esalta ancor di piu’ ogni curva del tuo corpo nudo.
E per la strada, che e’ li’ a pochi metri,
la gente si ferma incantata ad ammirarti
mentre piano piano, passo dopo passo,
esci sinuosamenete dall’acqua
come una Venere.
Raggiunta la compagnia,
ti distendi sull’asciugamano
abbandonando il tuo corpo alla calda carezza del sole,
ancora esausta dall’orgasmo consumato poco fa’
ma abbondantemente sazia di libidinoso piacere.
Ti addormenti
ed inizi a sognare.
Sogni di non vestirti piu’,
di restartene nuda per tutta la durata della vacanza,
dalla mattina alla sera,
dalla sera alla notte
e dalla notte al mattino seguente.
Ti immagini nuda ovunque
ed in qualsiasi situazione
cercando di volta in volta
nuove idee per godere sfacciatamente.
Un sogno reso ancor piu’ eccitante
dalla consapevolezza di poterlo realizzare...
quando...
un botto d’improvviso ti sveglia!
Apri gl’occhi e vedi davanti a te un pallone,
quello che una delle tue amiche aveva portato con se
e che il tuo amico, il solito,
ti ha lanciato vicino per svegliarti.
Ti alzi in ginochio stiracchiandoti,
ancora intorpidita dal sonnellino
mentre gradualmente la tua pelle
si risveglia lasciandosi accarezzare dalla brezza
che esalta quella tipica sensazione di piacere
che provi nello startene tutta nuda.
L’idea e’ quella di giocare a pallavolo...
La rete e’ proprio al centro della spiaggia,
a meta’ tra la parte delle dune e quella del lungomare,
ed il campo confina per meta’ con il parcheggio.
Ti alzi in piedi
ed accarezzi con le mani tutto il tuo corpo
per spolverarti dai granelli di sabbia
ed aproffitando per toccarti e godere un po’.
Tutti si aspettano che prima di venire a giocare
ti infili almeno un perizoma...
che peraltro non hai.
Ma tu, pur consapevole,
prendi in mano il pallone
e ti dirigi verso di loro
cosi’ come sei,
in tutto il tuo splendore.
Non finisci di stupirli.
Le squadre son presto fatte,
ragazzi contro ragazze,
ed iniziate a giocare.
Prima della partita,
qualcuno si e’ anche infilato una maglietta.
Tu invece, ti godi quell’irripetibile momento,
esaltando ogni curva del tuo corpo nudo
e non perdendo occasione di esibirti
in pose ed atteggiamenti provocanti
fino a cadere spesso a terra a gambe all’aria.
Non passa molto tempo
perche’ intorno al campo di gioco
si formi una certa folla di spettatori,
sia dalla parte della spiaggia
che dalla parte del parcheggio.
Attratti non certo dalla passione sportiva
ma da quel meraviglioso spettacolo
che stai offrendo personalmente,
non mancando di sottolineare
ogni tuo gesto con generosi applausi e compliementi.
E piu’ gente c’e’, piu’ godi.
E piu’ godi, piu’ osi.
Sei protagonista.
Ti muovi libera e leggera come in una danza,
in un armonia di pose studiata ad arte
perche’ nulla del tuo corpo resti nascosto
agli avidi ed increduli sguardi
della gente che ti osserva,
che ti spia,
che ti stupra con gl’occhi.
Molti non perdono l’occasione
per immortalarti con le loro macchine fotografiche
e per filmare il tuo show con le loro telecamere.
Ma dopo una mezz’ora di "gioco",
la stanchezza ha il sopravvento
e la partita finisce
con una schiacciante vittoria delle ragazze...
I ragazzi si difendono ammettendo
che erano irrimediabilmente distratti da te
e tu ne approfitti promettendo che d’ora in poi,
pur di vincere, giocherai sempre nuda!
Tornati agli ascugamani,
qualcuno estrae dalla propria borsa
qualche bibita e qualche panino.
Qualcun’altro, invece,
propone di recarsi al chiosco della spiaggia
per cercare di mangiar qualcosa la’.
L’idea non ti dispiace:
e’ un’ulteriore occasione
della quale puoi approfittare!
In tre, tu e due ragazzi,
vi dirigete verso il chiosco
che si trova non lontano,
a ridosso del lungomare.
Ti siedi su un alto sgabello
intorno ad uno dei piccoli tavolini
a lato del chisco
ed ordini un frullato.
La gente intorno a te inizia ad osservarti.
Alla tua sinistra
vi e’ quella meta’ di spiaggia
dove hanno tutti il costume...
nemmeno un topless!
Alla tua destra, a meno due metri,
il lungomare, la strada
ed i passanti che si fermano a guardarti.
Arrivano le ordinazioni
ed nemmeno il cameriere riesce a nascondere
il suo imbarazzo e la sua incapacita’
di staccare gl’occhi dal tuo corpo.
I tuoi due amici,
entambe in boxer e maglietta,
non si siedono:
rimangono in piedi in fianco a te, un po’ indietro,
quasi come due guardie del corpo,
consapevoli di essere invidiati
da almeno la meta’ di tutti gli altri uomini
che in quel momento ti osservano
e che vorrebbero essere al loro posto
per avventarsi su di te.
Tu allora ti giri verso di loro,
appoggiando i gomiti e la schiena
sul piccolo tavolino
e li fissi negl’occhi
con lo sgurdo di chi cerca complicita’,
lasciando loro intendere di tenersi pronti
perche’ li stai per stupire di nuovo.
Finisci con calma la bibita
e pensi che quello che stai per fare,
forse e’ troppo!
Anzi, e’ sicuramente troppo!
Ma ormai la soglia e’ abbondantemente superata!
Loro sanno che sei porca
e tu sai che a loro piace...
E allora fallo!
(continua) |
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